Unità familiare L’effettività dei diritti alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. https://diritti-cedu.unipg.it/index.php 2016-08-29T15:55:35Z Joomla! 1.5 - Open Source Content Management L’espulsione di stranieri condannati penalmente: il difficile bilanciamento tra l’interesse dello Stato alla difesa dell’ordine pubblico e il diritto dello straniero all’unità familiare 2010-04-15T11:10:13Z 2010-04-15T11:10:13Z https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=106%3Alespulsione-di-stranieri-condannati-penalmente-il-difficile-bilanciamento-tra-linteresse-dello-stato-alla-difesa-dellordine-pubblico-e-il-diritto-dello-straniero-allunita-familiare-&catid=61%3Aunita-familiare&Itemid=98&lang=it Administrator rosella@econet.it <table class="art_table1" border="0" align="center"> <tbody> <tr> <td><!--Tabella inserimento link--> <table class="art_table1_links" border="0" align="left"> <tbody> <tr> <!--Link ad articolo completo--> <td class="art_table1_links_pdf"></td> <td class="art_table1_links_txt"><a class="doclink" href="https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_docman&amp;task=doc_download&amp;gid=185&amp;Itemid=160">articolo completo</a></td> </tr> <tr> <!--Link a sentenza di riferimento--> <td class="art_table1_links_pdf"></td> <td class="art_table1_links_txt"><a class="doclink" href="https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_docman&amp;task=doc_download&amp;gid=188&amp;Itemid=160">sentenza di riferimento</a></td> </tr> <tr> <!--Contatta l'autore // mail--> <td class="art_table1_links_mail"></td> <td class="art_table1_links_txt"><a href="mailto:mariachiara1978@libero.it">contatta l'autore</a></td> </tr> </tbody> </table> </td> <td><!--Tabella Autore--> <table class="art_table1_author" border="0" align="right"> <tbody> <tr> <td class="art_table1_author_int"></td> </tr> <tr> <td class="art_table1_author_int">Autore dell'articolo</td> </tr> <tr> <td class="art_table1_author_name"><a href="mailto:mariachiara1978@libero.it"> Maria Chiara Locchi </a></td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> <tr> <td class="art_table1_contenuto" colspan="2"><!--Contenuto anteprima articolo--> 1. Con la sentenza nel caso Omojudi c. Regno Unito la Corte europea di Strasburgo ha aggiunto un importante tassello alla sua copiosa, e oscillante, giurisprudenza in tema di protezione dell’unità familiare dello straniero nel caso di espulsione a seguito di condanna penale. Dichiarando illegittimo l’ordine di espulsione disposto dal Governo britannico nei confronti di un cittadino nigeriano residente di lungo periodo nel Regno Unito – lì sposato da ventisei anni e con tre figli tutti nati in territorio britannico – che aveva subito diverse condanne penali, i giudici europei hanno ritenuto sproporzionata la misura dell’espulsione, fondata sul legittimo interesse dello Stato alla prevenzione della criminalità e alla tutela dell’ordine pubblico, rispetto al fondamentale diritto del ricorrente all’unità familiare. La causa è originata dal ricorso del sig. Omojudi, cittadino nigeriano residente nel Regno Unito dall’età di ventidue anni e lì raggiunto dalla moglie della stessa nazionalità, con la quale il ricorrente ha avuto tre figli, tutti cittadini britannici, di cui due minorenni all’epoca del ricorso e uno, il maggiore, già padre di una bambina di due anni. A seguito di due ordini di espulsione per scadenza del titolo di soggiorno, entrambi appellati senza successo, nel 1989 il ricorrente veniva condannato per furto e associazione a delinquere finalizzata alla truffa a quattro anni di carcere.[...]<br /></td> </tr> <tr> <td></td> <td></td> </tr> <tr> <td></td> <td></td> </tr> </tbody> </table> <table class="art_table1" border="0" align="center"> <tbody> <tr> <td><!--Tabella inserimento link--> <table class="art_table1_links" border="0" align="left"> <tbody> <tr> <!--Link ad articolo completo--> <td class="art_table1_links_pdf"></td> <td class="art_table1_links_txt"><a class="doclink" href="https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_docman&amp;task=doc_download&amp;gid=185&amp;Itemid=160">articolo completo</a></td> </tr> <tr> <!--Link a sentenza di riferimento--> <td class="art_table1_links_pdf"></td> <td class="art_table1_links_txt"><a class="doclink" href="https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_docman&amp;task=doc_download&amp;gid=188&amp;Itemid=160">sentenza di riferimento</a></td> </tr> <tr> <!--Contatta l'autore // mail--> <td class="art_table1_links_mail"></td> <td class="art_table1_links_txt"><a href="mailto:mariachiara1978@libero.it">contatta l'autore</a></td> </tr> </tbody> </table> </td> <td><!--Tabella Autore--> <table class="art_table1_author" border="0" align="right"> <tbody> <tr> <td class="art_table1_author_int"></td> </tr> <tr> <td class="art_table1_author_int">Autore dell'articolo</td> </tr> <tr> <td class="art_table1_author_name"><a href="mailto:mariachiara1978@libero.it"> Maria Chiara Locchi </a></td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> <tr> <td class="art_table1_contenuto" colspan="2"><!--Contenuto anteprima articolo--> 1. Con la sentenza nel caso Omojudi c. Regno Unito la Corte europea di Strasburgo ha aggiunto un importante tassello alla sua copiosa, e oscillante, giurisprudenza in tema di protezione dell’unità familiare dello straniero nel caso di espulsione a seguito di condanna penale. Dichiarando illegittimo l’ordine di espulsione disposto dal Governo britannico nei confronti di un cittadino nigeriano residente di lungo periodo nel Regno Unito – lì sposato da ventisei anni e con tre figli tutti nati in territorio britannico – che aveva subito diverse condanne penali, i giudici europei hanno ritenuto sproporzionata la misura dell’espulsione, fondata sul legittimo interesse dello Stato alla prevenzione della criminalità e alla tutela dell’ordine pubblico, rispetto al fondamentale diritto del ricorrente all’unità familiare. La causa è originata dal ricorso del sig. Omojudi, cittadino nigeriano residente nel Regno Unito dall’età di ventidue anni e lì raggiunto dalla moglie della stessa nazionalità, con la quale il ricorrente ha avuto tre figli, tutti cittadini britannici, di cui due minorenni all’epoca del ricorso e uno, il maggiore, già padre di una bambina di due anni. A seguito di due ordini di espulsione per scadenza del titolo di soggiorno, entrambi appellati senza successo, nel 1989 il ricorrente veniva condannato per furto e associazione a delinquere finalizzata alla truffa a quattro anni di carcere.[...]<br /></td> </tr> <tr> <td></td> <td></td> </tr> <tr> <td></td> <td></td> </tr> </tbody> </table>