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Segreto di Stato

 

Sentenze di Riferimento
- Corte costituzionale, Sentenza 106/2009 - Segreto di Stato e sequestro di persona (caso Abu Omar)
- Tribunale Ordinario di Milano in composizione monocratica,sez.IV penale, sent. n.12428/2009 (sequestro Abu Omar)


ALLEGRUCCI-Quel pasticciaccio brutto di via Guerzoni: la Corte Europea condanna l’Italia per il sequestro dell’imam Abu Omar
Autore dell'articolo
Camilla Allegrucci

Abstract

13 years after the abduction of Osama Mustafa Nasr (Abu Omar) in Milan by CIA operatives, the European Court of Human Rights rules that Italy violated the prohibition of torture and inhuman and degrading treatment, the prohibition of arbitrary detention, the right to private and family life and the right to access to court, and orders the respondent government to pay damages in compensation to both Abu Omar and his wife, Nabila Ghali. In doing so, the Court deals with the sensitive matter of State secret, ruling that the Italian government invocation of the above mentioned privilege was meant to prevent the conviction of five SISMI (the Italian military secret service) operatives; yet it avoids taking a stance on the broader issue of the consistency of State secret with the European Convention of Human Rights. This article attempts to summarize the long legal procedure that followed the extraordinary rendition of Abu Omar, and to question whether the ECHR judgement has answered some of the issues raised by the Italian Supreme Court. [...]

 
Extraordinary renditions: il mancato bilanciamento tra le esigenze di tutela dei diritti fondamentali e il segreto di Stato. Riflessioni a margine del caso Abu Omar
Autore dell'articolo
Antonio Panetta
Con sentenza del 4 novembre 2009, la cui motivazione è stata depositata il 1° febbraio 2010, il Tribunale di Milano ha statuito in merito alle responsabilità penali per il rapimento di Abu Omar. Il processo svoltosi in primo grado di fronte ad un giudice in composizione monocratica, è stato intervallato da una pronuncia della Corte costituzionale in merito alla legittimità del segreto di stato apposto dal Governo italiano sulle risultanze probatorie emerse nel corso delle indagini; e si è concluso con il riconoscimento della colpevolezza, a vario titolo, di ventitré imputati statunitensi per sequestro di persona aggravato. Ognuno dei condannati rivestiva al momento del fatto una carica ufficiale trattandosi di agenti della CIA, funzionari consolari e di un colonnello dell’aviazione civile. Venivano condannati per favoreggiamento anche due imputati italiani, colpevoli di aver tentato di depistare le indagini. Era invece dichiarata improcedibile l’azione penale nei confronti del responsabile della CIA in Italia e di due segretari dell’Ambasciata degli Stati Uniti poiché riconosciuti beneficiari di immunità diplomatica. Medesima sorte subiva l’azione penale esercitata nei confronti degli imputati italiani componenti del SISMI, in ragione del segreto di Stato opposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.[...]
 


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