Le fattispecie incriminatrici L’effettività dei diritti alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=section&id=21&Itemid=121&lang=it Mon, 29 Aug 2016 15:39:47 +0000 Joomla! 1.5 - Open Source Content Management it-it Tutela della vita ed uso legittimo delle armi: il caso “Giuliani” al cospetto della Corte europea dei diritti dell’uomo https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=111%3Atutela-della-vita-ed-uso-legittimo-delle-armi-il-caso-giuliani-al-cospetto-della-corte-europea-dei-diritti-delluomo&catid=47%3Adelitti-contro-la-persona&Itemid=124&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=111%3Atutela-della-vita-ed-uso-legittimo-delle-armi-il-caso-giuliani-al-cospetto-della-corte-europea-dei-diritti-delluomo&catid=47%3Adelitti-contro-la-persona&Itemid=124&lang=it
Autore dell'articolo
Maria Chiara Bisacci
La Corte europea dei diritti dell’uomo (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc) si pronuncia sulla vicenda della morte di un giovane dimostrante avvenuta durante i violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che nel 2001 accompagnarono lo svolgimento a Genova del G8.
Il fatto - così come ricostruito dalla Corte - ebbe luogo il pomeriggio del 20 luglio 2001 allorquando un gruppo di una cinquantina di carabinieri, a seguito della reazione violenta ad una carica volta a disperdere manifestanti all'apparenza molti aggressivi, fu costretto a ripiegare. Il gruppo era seguito da una jeep defender con a bordo tre carabinieri. Il veicolo, rimasto indietro per la presenza di un cassonetto rovesciato che ne ostruiva il passaggio, fu raggiunto da alcuni manifestanti armati di pietre, bastoni e spranghe di ferro che, inveendo contro gli occupanti, intrapresero un lancio di pietre contro il veicolo e procurarono la rottura dei vetri dei finestrini laterali e del lunotto del veicolo stesso.
A quel punto il carabiniere Mario Placanica, il quale si trovava nella parte posteriore del veicolo poiché era rimasto intossicato dai lacrimogeni lanciati negli scontri precedenti, estrasse la sua Beretta 9 mm e la puntò dal lunotto infranto urlando ai manifestanti di andarsene altrimenti li avrebbe uccisi. Dopo qualche decina di secondi esplose due colpi, uno dei quali attinse mortalmente al volto uno dei dimostranti, Carlo Giuliani. [...]
]]>
rosella@econet.it (Administrator) Delitti contro la persona Wed, 13 Oct 2010 16:50:09 +0000
I confini di liceità della cronaca, tra fatti ed opinioni https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=95%3Ai-confini-di-liceita-della-cronaca-tra-fatti-ed-opinioni&catid=48%3Areati-di-opinione-e-reati-contro-lonore&Itemid=125&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=95%3Ai-confini-di-liceita-della-cronaca-tra-fatti-ed-opinioni&catid=48%3Areati-di-opinione-e-reati-contro-lonore&Itemid=125&lang=it
Autore dell'articolo
Daniela Falcinelli
I giudici di Strasburgo hanno più volte sottolineato il fondamentale ruolo svolto dalla stampa nella costruzione di una società democratica, dovendo essa comunicare informazioni ed idee su ogni questione di interesse generale e pur sempre nel rispetto dei suoi doveri e delle sue responsabilità: alla stessa si impongono quindi limiti che non debbono essere oltrepassati, riguardanti in particolare la protezione dell’altrui reputazione, il divieto di divulgazione delle informazioni confidenziali, la salvaguardia della sicurezza nazionale, la prevenzione dei reati e - di specifico interesse nel caso - la tutela dell’autorità del potere giudiziario (casi Observer e Guardian c. Regno Unito, decisione del 26 novembre 1991, ricorso n° 13585/88; Sunday Times c. Regno Unito, decisione del 26 novembre 1991, ricorso n° 13166/87). E’ difatti pacifico, nella giurisprudenza europea, che la valutazione della legittimità delle ingerenze statali alla libertà di stampa si avvalga di un metro peculiare ove la cronaca e la critica giornalistica si dirigano avverso il potere giudiziario (Castells c. Spagna, decisione del 23 aprile 1992, ricorso n° 11798/85; Thorgeir Thorgeirson c. Islanda, decisione del 25 giugno 1992, ricorso n° 13778/88). La tutela dei diritti all’onore ed alla reputazione spettanti ai magistrati deve infatti tener conto della necessità di garantire la fiducia dell’opinione pubblica nel potere giudiziario, ovvero la fiducia quanto alla loro terzietà ed imparzialità nello svolgimento delle funzioni, ciò anche considerando che il dovere di riservatezza generalmente impedisce ai magistrati “attaccati” di reagire alle offese loro rivolte (Prager e Oberschlick c. Austria, decisione del 26 aprile 1995, ricorso n° 15974/90).[...]
]]>
rosella@econet.it (Administrator) Reati di opinione e reati contro l’onore Fri, 26 Mar 2010 14:45:52 +0000
Il diritto di satira e l’“ingerenza necessaria” https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=93%3Ail-diritto-di-satira-e-lingerenza-necessaria&catid=48%3Areati-di-opinione-e-reati-contro-lonore&Itemid=125&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=93%3Ail-diritto-di-satira-e-lingerenza-necessaria&catid=48%3Areati-di-opinione-e-reati-contro-lonore&Itemid=125&lang=it
Autore dell'articolo
Daniela Falcinelli
Quando il diritto di satira cede il passo all’esigenza di tutela di interessi superiori. La Corte europea dei diritti dell’uomo, all’ennesimo confronto con episodi di restrizione della manifestazione del pensiero, si trova a sciogliere il nodo della conformità ai parametri convenzionali ponendo sui piatti della bilancia il diritto di satira e la lotta al terrorismo (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc).Segnatamente, il giudizio sulla violazione dell’art. 10 della Cedu (Diritto alla libertà di espressione) ha davanti a sé lo scenario dell’attentato terroristico al World Trade Center dell’11 settembre 2001. La condanna per apologia di terrorismo, confermata in appello ed in cassazione, riguardava difatti la pubblicazione su un settimanale basco, alla data del 13 settembre 2001, di una vignetta raffigurante quel drammatico avvenimento accompagnata da una didascalia che riecheggiando un noto slogan pubblicitario scandiva: «tutti noi lo sognavamo … Hamas l’ha fatto».Le ragioni del ricorrente hanno inquadrato la vignetta come espressione di un sentimento antiamericano, che veniva a sorreggere il desiderio dell’autore di essere spettatore del crollo dell’imperialismo di quella civiltà; giustapposte, le argomentazioni del Governo francese hanno rilevato l’inammissibilità del ricorso ai sensi dell’art. 17 Cedu, sulla scorta della considerazione dell’apologia del terrorismo nei termini di attività volta a pregiudicare i diritti e le libertà che la Convenzione proclama. [...]
]]>
rosella@econet.it (Administrator) Reati di opinione e reati contro l’onore Fri, 26 Mar 2010 14:27:39 +0000
Appartenenza ad associazioni massoniche e libertà di riunione https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=73%3Aappartenenza-ad-associazioni-massoniche-e-liberta-di-riunione&catid=50%3Areati-contro-lordine-pubblico&Itemid=127&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=73%3Aappartenenza-ad-associazioni-massoniche-e-liberta-di-riunione&catid=50%3Areati-contro-lordine-pubblico&Itemid=127&lang=it
Autore dell'articolo
Aldo Natalini
Cinque anni dopo il precedente caso Grande oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani c. Italie (req. n° 35972/97), avente ad oggetto una legge della Regione Marche, la Corte europea dei diritti dell’uomo torna ad occuparsi della conformità agli artt. 11 (Libertà di riunione e associazione) e 14 (Divieto di discriminazione) della Cedu dell’obbligo di dichiarazione di appartenenza ad associazioni massoniche o, comunque, segrete (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc). La controversia in esame stavolta ha ad oggetto la legge della Regione Friuli Venezia Giulia (n. 1 del 15 febbraio 2000), che, dettando regole per le nomine nei Consigli di amministrazione di società a partecipazione regionale, negli enti regionali e nei Comitati di nomina regionale, all’art. 55 impone ai candidati nei predetti organismi di dichiarare “la loro eventuale appartenenza a società massoniche o comunque a carattere segreto”. L’assenza di dichiarazione è sanzionata con il rigetto della candidatura; la sua presenza implica, invece, non già l’automatica esclusione dalle funzioni pubbliche bensì l’esercizio del potere discrezionale da parte dell’amministrazione, che ha il compito di accertare se il legame tra il candidato e la loggia possa, in combinazione con altri fattori, contribuire alla decisione di scartarlo.[...]
]]>
rosella@econet.it (Administrator) Reati contro l’ordine pubblico Tue, 16 Mar 2010 07:35:24 +0000