La salvaguardia della libertà personale dello straniero e il divieto di restrizioni arbitrarie come limite al potere dello Stato di impedire l’ingresso illegale nel territorio |
|
|
Con questa pronuncia la Corte europea dei diritti dell’uomo si occupa per la prima volta della legittimità della detenzione di uno straniero – nel caso di specie, un richiedente asilo – al fine di impedire un suo ingresso illegale nel territorio nazionale. Se, da un lato, la Corte richiama la sua giurisprudenza in tema di legittimità della detenzione in vista dell’espulsione di immigrati già soggiornanti, affermando che anche nel caso dell’ingresso la verifica della non arbitrarietà e della proporzionalità della misura detentiva debba rispondere ai medesimi parametri di rigore, dall’altro lato le esigenze legate al controllo dell’immigrazione e dell’afflusso di rifugiati nel Regno Unito sembrano condizionare in senso restrittivo il percorso argomentativo dei giudici, a partire dalla discutibile equiparazione tra richiedenti asilo e altre tipologie di migranti potenziali. [...]
|
|
|
|
|
|