L’istruzione religiosa non confessionale nella scuola pubblica e le libertà educative dei genitori: il caso Folgerø c. Norvegia |
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I molti studi dedicati all’argomento, nonché l’esperienza del vivere quotidiano, mostrano con evidenza come il continente europeo, da secoli luogo di sperimentazione della convivenza tra diverse culture e religioni, sia oggi attraversato da processi immigratori i quali, associati agli effetti della globalizzazione, stanno producendo un generale mutamento del tessuto sociale, dando vita a nuove forme di multicultura e multireligiosità. Le soluzioni adottate nelle società multiculturali, maturate soprattutto nei Paesi che per primi sono stati oggetto di immigrazione (Germania, Gran Bretagna, Francia), insegnano che nessun modello di integrazione ha speranze di reale successo se non è supportato anche da opportune politiche educative, volte a creare un clima di pacifica convivenza tra le giovani generazioni e a costruire una società aperta alla accoglienza, alla pluralità di vedute, di appartenenze, di convinzioni. Inevitabilmente anche la religione, terreno privilegiato di confronto – ma anche di scontro – sul piano dei valori e dei comportamenti individuali e collettivi, è entrata con decisione nel dibattito intorno al ruolo delle politiche pubbliche in materia di educazione alla cittadinanza e al pluralismo.[...]
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