Home Principi e tutela penale Principi del diritto penale Il principio di offensività (e gli obblighi di incriminazione)
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Il principio di offensività
FALCINELLI-Sulla fecondazione eterologa, al bivio tra (ir)ragionevolezza del divieto e diritto umano alla libertà di autodeterminazione
Il principio di offensività
Autore dell'articolo
Daniela Falcinelli

Sommario: 1. La legge n. 40/2004 “riscritta” (anche) dalla sentenza Corte cost. n. 162/2014; 2. Nuovi diritti nella “nuova umanità costituzionale” della persona: la libertà di ricercare la genitorialità e il diritto individuale alla salute (psichica); 3. Il diritto penale contemporaneo davanti all’autodeterminazione e al consenso: paternalismo versus liberalismo..

 

1. Le contestazioni mosse contro la legge 19 febbraio 2004 n. 40 sono pressoché databili al suo nascere, quando cinque referendum abrogativi proponevano al corpo elettorale di pronunciarsi sul merito di molte scelte fatte dal legislatore, intendendo così contrapporre alla decisione del Parlamento una diversa scelta politica in materia di procreazione medicalmente assistita, ispirata alla più ampia libertà procreativa e alla piena libertà di scienza. La Corte costituzionale, com’è noto, aveva dichiarato ammissibili solo i quesiti parziali, bocciando il referendum per l’abrogazione totale della legge sulla base dell’assunto ribadito pure dalla sentenza di questi giorni: che la legge 40 fosse e sia una legge costituzionalmente necessaria, perché dettante «una prima legislazione organica», che assicura(va) «un livello minimo di tutela legislativa» a «una pluralità di rilevanti interessi costituzionali» (Corte cost., sent. n. 45/2005). [...]

 
Libertà di espressione, tra inoffensività e sproporzionalità della sanzione penale
Il principio di offensività
Autore dell'articolo
Aldo Natalini
Un giornalista turco era stato condannato in sede penale per aver tenuto dei discorsi “di odio” in occasione di una cerimonia religiosa organizzata dal quotidiano di cui era proprietario e in una brochure distribuita ai partecipanti. Il ricorrente aveva presentato un terremoto accaduto nel 1999 come una sanzione divina sia per le pressioni sulla religione esercitate in Turchia dai militari, sia per l’ingratitudine le popolo verso Dio e per il suo atteggiamento peccaminoso. La Corte europea, chiamata a pronunciarsi sulla presunta violazione dell’art. 10 Cedu (Libertà di espressione), si richiama innanzitutto ai consolidati principi giurisprudenziali predicati in materia, ribadendo che la libertà d’espressione costituisce uno dei fondamenti essenziali di una società democratica, «una delle condizioni di progresso e di sviluppo di ciascuno» (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc).[...]
 


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A.Ruggeri, Sei tesi in tema di...

Sei tesi in tema di diritti fondamentali e della loro tutela attraverso il “dialogo” tra Corti europee e Corti nazionali
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Intervista a Luisa Cassetti e Angela Di Stasi sul loro libro "Diritti e giurisprudenza. La Corte interamericana dei diritti umani e la Corte europea di Strasburgo" (Jovene Editore)

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