Principi del diritto penale L’effettività dei diritti alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=section&id=20&Itemid=86&lang=it Mon, 29 Aug 2016 15:39:41 +0000 Joomla! 1.5 - Open Source Content Management it-it FALCINELLI-L’alba del concorso “eventuale” nel reato di associazione mafiosa: la garanzia della legalità penale contro le nebbie della giurisprudenza https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=171%3Afalcinelli-lalba-del-concorso-eventuale-nel-reato-di-associazione-mafiosa-la-garanzia-della-legalita-penale-contro-le-nebbie-della-giurisprudenza&catid=43%3Ai-principi-di-legalita-e-di-irretroattivita&Itemid=88&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=171%3Afalcinelli-lalba-del-concorso-eventuale-nel-reato-di-associazione-mafiosa-la-garanzia-della-legalita-penale-contro-le-nebbie-della-giurisprudenza&catid=43%3Ai-principi-di-legalita-e-di-irretroattivita&Itemid=88&lang=it
Autore dell'articolo
Daniela Falcinelli

Sommario. 1. Il fatto, le sentenze delle autorità giudiziarie italiane, le norme penali applicate; 2. I termini di violazione dell’art. 7 CEDU nella non “riconoscibilità” dell’interpretazione e dell’applicazione della norma incriminatrice; 3. La matrice giurisprudenziale e il formante delle Sezioni unite: alle origini del concorso esterno nel delitto di associazione mafiosa; 4. Oltre la sentenza di Strasburgo: concorrente esterno – non partecipe, “chi è costui”?.

1. Con decisione del 5 aprile 1996 il Tribunale di Palermo ha condannato Bruno Contrada a una pena di dieci anni di reclusione per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, ritenendo provato che nel periodo tra il 1979 e il 1988, quale ufficiale di polizia e vice direttore del servizio segreto civile (SISDE), avesse notevolmente contribuito allo svolgimento delle attività e al raggiungimento degli obiettivi di “Cosa Nostra”, fornendo ai membri della “commissione provinciale di Palermo” informazioni riservate relative alle indagini e alle operazioni di polizia riferibili agli appartenenti all’associazione in questione. La soluzione della punibilità esprime l’adesione del giudice di prime cure all’approccio esegetico favorevole alla configurazione del concorso eventuale esterno – ex art. 110 c.p. – in reato necessariamente plurisoggettivo quale è il delitto ex art. 416 bis c.p., ciò consentendo l’incriminazione del comportamento prestato da chi, pur non facendo parte (non “partecipe”) della struttura associativa criminale si presti nondimeno a corroborarla e coadiuvarla.

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rosella@econet.it (Administrator) I principi di legalità e di irretroattività Thu, 23 Apr 2015 23:00:00 +0000
FALCINELLI-Sulla fecondazione eterologa, al bivio tra (ir)ragionevolezza del divieto e diritto umano alla libertà di autodeterminazione https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=164%3Afalcinelli-sul-trattamento-penitenziario-non-disumano-ne-degradante-una-guida-al-dialogo-a-rime-obbligatetra-cedu-costituzione-italiana-e-norme-penali&catid=45%3Ail-principio-di-offensivita-e-gli-obblighi-di-incriminazione&Itemid=87&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=164%3Afalcinelli-sul-trattamento-penitenziario-non-disumano-ne-degradante-una-guida-al-dialogo-a-rime-obbligatetra-cedu-costituzione-italiana-e-norme-penali&catid=45%3Ail-principio-di-offensivita-e-gli-obblighi-di-incriminazione&Itemid=87&lang=it
Autore dell'articolo
Daniela Falcinelli

Sommario: 1. La legge n. 40/2004 “riscritta” (anche) dalla sentenza Corte cost. n. 162/2014; 2. Nuovi diritti nella “nuova umanità costituzionale” della persona: la libertà di ricercare la genitorialità e il diritto individuale alla salute (psichica); 3. Il diritto penale contemporaneo davanti all’autodeterminazione e al consenso: paternalismo versus liberalismo..

 

1. Le contestazioni mosse contro la legge 19 febbraio 2004 n. 40 sono pressoché databili al suo nascere, quando cinque referendum abrogativi proponevano al corpo elettorale di pronunciarsi sul merito di molte scelte fatte dal legislatore, intendendo così contrapporre alla decisione del Parlamento una diversa scelta politica in materia di procreazione medicalmente assistita, ispirata alla più ampia libertà procreativa e alla piena libertà di scienza. La Corte costituzionale, com’è noto, aveva dichiarato ammissibili solo i quesiti parziali, bocciando il referendum per l’abrogazione totale della legge sulla base dell’assunto ribadito pure dalla sentenza di questi giorni: che la legge 40 fosse e sia una legge costituzionalmente necessaria, perché dettante «una prima legislazione organica», che assicura(va) «un livello minimo di tutela legislativa» a «una pluralità di rilevanti interessi costituzionali» (Corte cost., sent. n. 45/2005). [...]

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rosella@econet.it (Administrator) Il principio di offensività Thu, 24 Jul 2014 23:00:00 +0000
FALCINELLI-Sul trattamento penitenziario non disumano né degradante: una guida al dialogo “a rime obbligate”tra CEDU, Costituzione italiana e norme penali https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=160%3Afalcinelli-sul-trattamento-penitenziario-non-disumano-ne-degradante-una-guida-al-dialogo-a-rime-obbligatetra-cedu-costituzione-italiana-e-norme-penali&catid=46%3Acolpevolezza-umanita-della-pena-e-punibilita&Itemid=123&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=160%3Afalcinelli-sul-trattamento-penitenziario-non-disumano-ne-degradante-una-guida-al-dialogo-a-rime-obbligatetra-cedu-costituzione-italiana-e-norme-penali&catid=46%3Acolpevolezza-umanita-della-pena-e-punibilita&Itemid=123&lang=it
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Daniela Falcinelli

Sommario: 1. La sentenza Torreggiani e altri c. Italia: tra passato, presente e futuro; 2. La questionata legittimità costituzionale del rinvio facoltativo dell’esecuzione della pena, ex art. 147 c.p.; 3. Conclude la Corte costituzionale: le ragioni di una inammissibilità “di principio”; 4. Segue: e il ruolo di “Moderno Moderatore di Sistema”.

 

1. La pronuncia della Corte costituzionale resa con sentenza n. 279 del 2013 si inserisce in un contesto ordinamentale che, in relazione al tema della tutela dei diritti fondamentali delle persone sottoposte a pena detentiva, mette in diretta e stretta comunicazione i due Garanti: la Corte europea dei diritti dell’uomo e la Corte costituzionale. L’unione tra i due livelli di sindacato, e per l’effetto anche di protezione, rafforza la corrente valutazione: v’è un conflitto tra le Carte dei diritti rispettivamente applicate dai due Custodi e la situazione originata dal sovraffollamento delle carceri italiane. L’affermazione unisona si colloca così accanto alle altre prese di posizione “istituzionali” estrinsecatesi - da tempo, e diffusamente ripetute negli ultimi mesi - in convinte esortazioni al Parlamento nazionale ad ottemperare alla fondamentale decisione della Seconda Sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo, Torreggiani e altri c. Italia.[...]

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rosella@econet.it (Administrator) Colpevolezza, umanità della pena e punibilità Wed, 26 Mar 2014 23:00:00 +0000
SARTARELLI-La giurisprudenza della Corte EDU in materia di disenfranchisement ovvero sulla privazione del diritto di voto dei detenuti https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=158%3Asartarelli-la-giurisprudenza-della-corte-edu-in-materia-di-disenfranchisement-ovvero-sulla-privazione-del-diritto-di-voto-dei-detenuti&catid=46%3Acolpevolezza-umanita-della-pena-e-punibilita&Itemid=123&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=158%3Asartarelli-la-giurisprudenza-della-corte-edu-in-materia-di-disenfranchisement-ovvero-sulla-privazione-del-diritto-di-voto-dei-detenuti&catid=46%3Acolpevolezza-umanita-della-pena-e-punibilita&Itemid=123&lang=it
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Stefania Sartarelli
Una doverosa premessa.L’approccio riservato dalla Corte europea dei diritti umani alla spinosa questione della compatibilità con il sistema convenzionale della privazione del diritto di elettorato attivo per coloro che subiscano una condanna penale assume, per certi versi, la forma di un “dibattito” piuttosto acceso, intercorrente tra la Corte stessa eil Regno Unito. Tanto ciò è vero che proprio a tale Paese, ben più che agli altri, si rivolgono indirettamente le linee-guida individuate nella sentenza della Grande Camera Scoppola c. Italia (n. 3) del 22 maggio 2012 . In questa sentenza, infatti, il nostro ordinamento finisce per assumere un ruolo piuttosto insolito, visti i più recenti approdi giurisprudenziali della Corte in cui l’Italia, invece, è stata sovente “redarguita” e “condannata” a risanare le situazioni patologiche censurate in sede europea , e cioè quello, addirittura, di una sorta di “modello” esportabile in altri Paesi membri del Consiglio d’Europa (primo fra tutti, il Regno Unito, appunto). [...] ]]>
rosella@econet.it (Administrator) Colpevolezza, umanità della pena e punibilità Sun, 09 Feb 2014 23:00:00 +0000
FALCINELLI-La stabilità della norma scritta, la temporaneità della iuris dictio: statica e dinamica del “delitto” e del “castigo” https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=153%3Afalcinelli-qweakq-statute-and-qstrongq-statute-of-the-humanity-of-the-penalty-proportionate-the-function-of-re-education-in-the-zone-of-the-european-convention-of-human-rights-and-of-the-italian-constitution&catid=43%3Ai-principi-di-legalita-e-di-irretroattivita&Itemid=88&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=153%3Afalcinelli-qweakq-statute-and-qstrongq-statute-of-the-humanity-of-the-penalty-proportionate-the-function-of-re-education-in-the-zone-of-the-european-convention-of-human-rights-and-of-the-italian-constitution&catid=43%3Ai-principi-di-legalita-e-di-irretroattivita&Itemid=88&lang=it
Autore dell'articolo
Daniela Falcinelli

Sommario: 1. “Scrivere” la norma penale, “leggere” la norma penale: due azioni a confronto; 2. Premessa sulla teoria del parametro convenzionale interposto, ex art. 7 CEDU; 3. Focus sugli argomenti della Corte: la ragionevole eterogeneità tra norma scritta ed interpretazione giurisprudenziale.

1. Molteplici e discordanti, sincroniche e diacroniche, le correnti interpretative che fanno il quadro “vivente” delle norme penali reclamano da tempo la ri-definizione di un equilibrio tra il momento della produzione legislativa e quello della applicazione giurisprudenziale, che segna l’esistenza giuridica della disposizione “dichiarandone” un certo significato normativo. Con l’espressione diritto vivente si intende infatti il diritto interpretato e applicato dai giudici, il diritto che “vive” in una interpretazione giurisprudenziale consolidata o costante, insomma il diritto che la giurisprudenza determina e quindi in un certo senso stabilizza. Meglio ancora: è il diritto “effettivo” in quanto accertato dall’ordinamento attraverso la mediazione giudiziale dell’interprete.[...]

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rosella@econet.it (Administrator) I principi di legalità e di irretroattività Mon, 18 Mar 2013 11:00:00 +0000
FALCINELLI-"Weak" statute and "strong" statute of the humanity of the penalty (proportionate): the function of re-education in the zone of the European Convention of Human Rights and of the Italian Constitution https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=147%3Afalcinelli-qweakq-statute-and-qstrongq-statute-of-the-humanity-of-the-penalty-proportionate-the-function-of-re-education-in-the-zone-of-the-european-convention-of-human-rights-and-of-the-italian-constitution&catid=46%3Acolpevolezza-umanita-della-pena-e-punibilita&Itemid=123&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=147%3Afalcinelli-qweakq-statute-and-qstrongq-statute-of-the-humanity-of-the-penalty-proportionate-the-function-of-re-education-in-the-zone-of-the-european-convention-of-human-rights-and-of-the-italian-constitution&catid=46%3Acolpevolezza-umanita-della-pena-e-punibilita&Itemid=123&lang=it
Autore dell'articolo
Daniela Falcinelli
La decisione in commento mette un punto sulla più recente evoluzione della giurisprudenza di Strasburgo quanto alla compatibilità tra l’ergastolo nella forma di pena detentiva senza beneficio della liberazione anticipata o condizionale ed il precetto ex art. 3 CEDU, a garanzia di una pena né disumana né degradante. Con la pronuncia si sanciscono, all’unanimità, i principi per cui l’imposizionedella pena dell’ergastolo senza possibilità di liberazione anticipata non viola di per sél’art. 3 CEDU sempre che tale pena non debba considerarsi gravemente o manifestamente sproporzionata(grossly or clearly disproportionate) rispetto alla gravità del fatto; e a condizione che il condannato possa comunque beneficiare di una possibilità, de iure o de facto, di liberazione.[...]
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rosella@econet.it (Administrator) Colpevolezza, umanità della pena e punibilità Sun, 16 Dec 2012 23:00:00 +0000
La violazione del “dovere di diligenza” determina la condanna dello Stato per i delitti commessi dal detenuto che fruisca di misure alternative https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=126%3Ala-violazione-del-dovere-di-diligenza-determina-la-condanna-dello-stato-per-i-delitti-commessi-dal-detenuto-che-fruisca-di-misure-alternative&catid=46%3Acolpevolezza-umanita-della-pena-e-punibilita&Itemid=123&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=126%3Ala-violazione-del-dovere-di-diligenza-determina-la-condanna-dello-stato-per-i-delitti-commessi-dal-detenuto-che-fruisca-di-misure-alternative&catid=46%3Acolpevolezza-umanita-della-pena-e-punibilita&Itemid=123&lang=it
Autore dell'articolo
Stefania Sartarelli
1.Con la sentenza in esame, la Corte europea dei diritti dell’uomo (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc) condanna l’Italia per la violazione dell’art. 2 CEDU sotto un duplice profilo, quello sostanziale consistente nella inosservanza dell’obbligo di assicurare una protezione generale della società contro comportamenti delittuosi commessi da detenuti per crimini violenti che fruiscano della semilibertà; e quello procedurale ravvisabile nell’aver mancato di condurre un’indagine soddisfacente rispetto alle possibili responsabilità dei propri funzionari. [...] ]]>
rosella@econet.it (Administrator) Colpevolezza, umanità della pena e punibilità Tue, 24 May 2011 10:33:16 +0000
Nella vicenda “Punta Perotti” la confisca dei terreni fu arbitraria data “l’oscurità” della legge in materia https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=101%3Anella-vicenda-punta-perotti-la-confisca-dei-terreni-fu-arbitraria-data-loscurita-della-legge-in-materia&catid=44%3Ail-principio-di-determinatezza-ed-il-divieto-di-analogia&Itemid=122&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=101%3Anella-vicenda-punta-perotti-la-confisca-dei-terreni-fu-arbitraria-data-loscurita-della-legge-in-materia&catid=44%3Ail-principio-di-determinatezza-ed-il-divieto-di-analogia&Itemid=122&lang=it
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Maria Chiara Bisacci
La Corte europea dei diritti dell’uomo (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc) ha segnato un’ulteriore tappa della travagliata vicenda della lottizzazione della località Punta Perotti di Bari, affermando l’arbitrarietà della confisca dei terreni operata ai danni delle società che procedettero alla costruzione di immobili nell’aria suddetta.In sintesi la vicenda, così come ricostruita dalla Corte, ebbe inizio nel 1992 quando le tre società ricorrenti, proprietarie di terreni sulla costa di Bari in località Punta Perotti, ottennero dal Consiglio comunale di Bari l’approvazione di due piani di lottizzazione dalle stesse presentati, alla quale seguì la conclusione di convenzioni di lottizzazione con il Comune di Bari, il rilascio dei permessi di costruire e l’avvio dei lavori di costruzione. Nel 1996 fu aperta una inchiesta penale per lottizzazione abusiva che si concluse con il rinvio a giudizio dei legali rappresentati delle società coinvolte e con la successiva assoluzione degli stessi nei diversi gradi di giudizio. In primo grado si sostenne l’illiceità della costruzione degli immobili in quanto non conformi alla c.d. Legge Galasso (l. n. 431 del 1985), che vietava di rilasciare permessi di costruire riguardanti i siti di interesse naturale, tra i quali rientravano le zone costiere. Tuttavia gli imputati furono assolti sul rilievo che agli stessi non potesse muoversi nessun rimprovero, sia perché l’amministrazione locale aveva rilasciato i permessi di costruire, sia, soprattutto, perché la normativa regionale, sotto il profilo del coordinamento con la c.d. legge Galasso, risultava lacunosa. In secondo grado l’assoluzione avvenne con la formula perché il fatto non sussiste, avendo riconosciuto il giudice dell’appello la legalità del rilascio dei permessi di costruire e della procedura di adozione ed approvazione delle convenzioni di lottizzazione. Sulla vicenda si pronunciò infine la Corte di cassazione la quale cassò senza rinvio la decisione della corte d’appello riconoscendo l’illegalità dei piani di lottizzazione e dei permessi di costruire sul rilievo che i terreni interessati erano soggetti ad un divieto assoluto di costruire oltre che ad un vincolo paesaggistico imposto dalla legge.[...]
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rosella@econet.it (Administrator) Il principio di determinatezza Tue, 06 Apr 2010 07:33:31 +0000
L’ “evoluzione” del principio di retroattività della legge penale più favorevole: un nuovo diritto fondamentale https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=96%3Al-evoluzione-del-principio-di-retroattivita-della-legge-penale-piu-favorevole-un-nuovo-diritto-fondamentale&catid=43%3Ai-principi-di-legalita-e-di-irretroattivita&Itemid=88&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=96%3Al-evoluzione-del-principio-di-retroattivita-della-legge-penale-piu-favorevole-un-nuovo-diritto-fondamentale&catid=43%3Ai-principi-di-legalita-e-di-irretroattivita&Itemid=88&lang=it
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Daniela Falcinelli
E’ il punto di volta, epocale, di un cammino esegetico prudentemente avanzato nella ricerca di un equilibrio tra la ricognizione letterale dell’art. 7 § 1 della Cedu (Nulla poena sine lege) da un canto, e la rimeditazione sui margini di espansione concettuale del disposto, abile a dare spazio ai nuovi volti della legalità (alias garanzia) penale, dall’altro. La Corte europea dei diritti dell’uomo (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc) torna ad occuparsi della traduzione contenutistica dell’art. 7 rimettendo sul tavolo la delicata discussione circa l’effettiva articolazione del principio in esso sancito quanto alla successione nel tempo delle leggi penali: se di caratura esclusivamente negativa, quale divieto di applicazione retroattiva sia della fattispecie incriminatrice sia della pena ad essa conseguente, o piuttosto implicante anche il riflesso immediatamente positivo del diritto di applicazione della legge sopravvenuta più favorevole. Lo fa sullo sfondo di una giurisprudenza delle Corti Europee che preannunciava una evoluzione esegetica. La formulazione letterale dell’art. 7 – ben distante dal tenore dell’art. 15 del Patto delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici, come anche dall’art. II – 109, comma 1, della nuova Costituzione Europea - aveva consentito, sin dalla decisione del 6 marzo 1978 nel caso X c. Repubblica federale tedesca (ricorso n° 7900/77), l’affermarsi di un orientamento dei giudici di Strasburgo attento a valorizzare la mancata “espressione” del rilievo retroattivo dell’abolitio criminis e più latamente della norma di maggior favore: «in effetti, ai sensi dell’articolo 7, una persona può essere condannata solo per un’azione che costituiva reato al “momento in cui è stata commessa”» (caso Baskaya e Okçuoglu c. Turchia, decisione dell’8 luglio 1999, ricorsi n° 23536/94-24408/94). [...]
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rosella@econet.it (Administrator) I principi di legalità e di irretroattività Fri, 26 Mar 2010 15:05:19 +0000
Sulla prevedibilità ex ante dell’interpretazione ed applicazione della legge penale, id est sulla comprensibilità del precetto penale https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=94%3Asulla-prevedibilita-ex-ante-dellinterpretazione-ed-applicazione-della-legge-penale-id-est-sulla-comprensibilita-del-precetto-penale&catid=43%3Ai-principi-di-legalita-e-di-irretroattivita&Itemid=88&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=94%3Asulla-prevedibilita-ex-ante-dellinterpretazione-ed-applicazione-della-legge-penale-id-est-sulla-comprensibilita-del-precetto-penale&catid=43%3Ai-principi-di-legalita-e-di-irretroattivita&Itemid=88&lang=it
Autore dell'articolo
Daniela Falcinelli
Al crocevia tra l’irretroattività, la determinatezza e la tassatività della legge penale, acquista un preciso contorno l’indefettibile premessa di garanzia che deve guidare la formulazione e l’applicazione di ogni fattispecie incriminatrice: essa è suggellata dall’in se dell’art. 7 § 1 della Cedu (Nulla poena sine lege) nei tratti della conoscibilità del precetto penale. La segnalata pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc), nell’incedere delle sue argomentazioni, investe trasversalmente questa tematica proprio fotografando un contesto di fluidità interpretativa che, intersecandosi con una evoluzione normativa infine sfociata nell’abrogazione della disposizione incriminatrice per difetto di precisione, mette sul tappeto la verifica di una applicazione retroattività occulta dell’ipotesi delittuosa in imputazione. La formula ricorrente nella giurisprudenza europea, e riprodotta anche nel testo in commento, vuole del resto ciascuno messo in grado di conoscere quali azioni od omissioni possano comportare la responsabilità penale ai sensi della pertinente disposizione, non solo in base alla sua formulazione linguistico-grammaticale ma anche avvalendosi dell’interpretazione fornitane dai tribunali (casi: Kokkinakis c. Grecia, decisione del 25 maggio 1993, ricorso n° 14307/88; Cantoni c. Francia, decisione del 15 novembre 1996, ricorso n° 17862/91).[...]
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rosella@econet.it (Administrator) I principi di legalità e di irretroattività Fri, 26 Mar 2010 14:38:27 +0000