Home Principi e tutela penale Principi del diritto penale Il principio di determinatezza ed il divieto di analogia
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Il principio di determinatezza
Nella vicenda “Punta Perotti” la confisca dei terreni fu arbitraria data “l’oscurità” della legge in materia
Autore dell'articolo
Maria Chiara Bisacci
La Corte europea dei diritti dell’uomo (http://www.echr.coe.int/echr/en/hudoc) ha segnato un’ulteriore tappa della travagliata vicenda della lottizzazione della località Punta Perotti di Bari, affermando l’arbitrarietà della confisca dei terreni operata ai danni delle società che procedettero alla costruzione di immobili nell’aria suddetta.In sintesi la vicenda, così come ricostruita dalla Corte, ebbe inizio nel 1992 quando le tre società ricorrenti, proprietarie di terreni sulla costa di Bari in località Punta Perotti, ottennero dal Consiglio comunale di Bari l’approvazione di due piani di lottizzazione dalle stesse presentati, alla quale seguì la conclusione di convenzioni di lottizzazione con il Comune di Bari, il rilascio dei permessi di costruire e l’avvio dei lavori di costruzione. Nel 1996 fu aperta una inchiesta penale per lottizzazione abusiva che si concluse con il rinvio a giudizio dei legali rappresentati delle società coinvolte e con la successiva assoluzione degli stessi nei diversi gradi di giudizio. In primo grado si sostenne l’illiceità della costruzione degli immobili in quanto non conformi alla c.d. Legge Galasso (l. n. 431 del 1985), che vietava di rilasciare permessi di costruire riguardanti i siti di interesse naturale, tra i quali rientravano le zone costiere. Tuttavia gli imputati furono assolti sul rilievo che agli stessi non potesse muoversi nessun rimprovero, sia perché l’amministrazione locale aveva rilasciato i permessi di costruire, sia, soprattutto, perché la normativa regionale, sotto il profilo del coordinamento con la c.d. legge Galasso, risultava lacunosa. In secondo grado l’assoluzione avvenne con la formula perché il fatto non sussiste, avendo riconosciuto il giudice dell’appello la legalità del rilascio dei permessi di costruire e della procedura di adozione ed approvazione delle convenzioni di lottizzazione. Sulla vicenda si pronunciò infine la Corte di cassazione la quale cassò senza rinvio la decisione della corte d’appello riconoscendo l’illegalità dei piani di lottizzazione e dei permessi di costruire sul rilievo che i terreni interessati erano soggetti ad un divieto assoluto di costruire oltre che ad un vincolo paesaggistico imposto dalla legge.[...]
 


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