Diritto al confronto e testimone irreperibile nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo |
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1. Il caso Ogaristi c. Italia Il ricorrente Ogaristi, all’epoca dei fatti, fu accusato di aver fatto parte del commando che il 18 febbraio 2002 a Casal di Principe uccise un cittadino italiano e ferì gravemente il cognato della vittima, un cittadino albanese; venne arrestato a seguito della testimonianza di quest’ultimo che sulla base di alcune foto segnaletiche dei carabinieri indicò il “killer” proprio nell’Ogaristi. Il 23 settembre 2002 il ricorrente chiedeva la fissazione di un’udienza ad hoc dinanzi al Giudice per le indagini preliminari, in presenza degli avvocati della difesa, per poter interrogare il teste e procedere ad una ricognizione personale, ma tale richiesta fu rigettata. Nel frattempo, il testimone, recatosi in Albania per un periodo di vacanze, diveniva irreperibile. Rinviato a giudizio per omicidio, tentato omicidio e porto abusivo di armi, con l’aggravante di aver agito per favorire un’organizzazione criminale di tipo mafioso, il ricorrente, in primo grado, fu assolto per non aver commesso il fatto. [...]
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