CAPPUCCIO - I “nuovi” diritti dinanzi alla Corte interamericana, tra la ricerca di un consenso esterno e l’assenza di margine di apprezzamento |
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1.La sentenza della Corte interamericana sul caso Artavia Murillo ed altri v. Costa Rica sorge a seguito della decisione della sala Costituzionale della Corte Suprema di Giustizia di Costa Rica del 25 marzo del 2000 n. 2306, che dichiara l’illegittimità costituzionale della disciplina fecondazione in vitro, contenuta nel decreto del Ministro della Salute n.24029-S del 3 febbraio 1995. La sentenza della Corte Suprema di Giustizia di Costa Rica si basa su di una pluralità di argomenti, di carattere formale e sostanziale. Innanzitutto il decreto del Ministro viola la riserva di legge prevista dalla Costituzione, che rimette al potere legislativo la disciplina e la limitazione dei diritti e delle libertà fondamentali. In secondo luogo, dal punto di vista materiale, la fecondazione in vitro è in contrasto con il diritto alla vita e con la dignità dell’essere umano. Partendo dal presupposto che l’embrione deve essere considerato come una persona, si afferma che la FIV è incompatibile con l’art. 4 della Convenzione americana dei diritti umani e con l’art. 21 della Costituzione nazionale. [...]
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