PESOLE - L’autodichia delle Camere di fronte alla Corte di Strasburgo |
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Con la decisione in oggetto la Corte EDU si pronuncia su tre ricorsi concernenti l’autodichia parlamentare, vale a dire il sistema di giurisdizione previsto all’interno delle Camere (che, come è noto, si colloca storicamente tra gli strumenti volti a preservare da ingerenze esterne l’attività posta in essere dalle Camere, analogamente a quanto avviene per altri organi costituzionali). Nel caso di specie la Corte europea è stata chiamata a pronunciarsi sul sistema di giurisdizione in vigore nella Camera dei deputati, con specifico riferimento alle controversie con il personale dipendente e a quelle concernenti le procedure di reclutamento di detto personale. Tale materia è regolata da uno dei regolamenti “minori” della Camera (il Regolamento per la tutela giurisdizionale dei dipendenti, approvato nel 1988 dall’Ufficio di Presidenza ai sensi dell’art.12, 3°co. lett.f), e 6°co., del Regolamento “maggiore”). Nel momento in cui viene emessa la decisione in esame, il sistema giurisdizionale della Camera è così articolato: è previsto un primo grado di giurisdizione dinanzi alla Commissione giurisdizionale per il personale della Camera ed un giudizio di appello di competenza della Sezione giurisdizionale dell’Ufficio di Presidenza.[...] |
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