Può il processo tributario essere “giusto”? |
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Con ricorso presentato alla Corte CEDU il 26 febbraio 1998, il sig. Ferrazzini, cittadino italiano, deducendo la violazione dell’art. 6, par. 1 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ha sollevato la questione dell’eccessiva durata di tre procedimenti tributari nei quali era stato parte in causa. Il 18 maggio 2000, la sezione cui era stato assegnato il procedimento ha dichiarato la propria incompetenza, rimettendo la causa alla Camera Grande. La controversia ha preso le mosse da alcuni atti, posti in essere dal ricorrente, di conferimento di beni, anche immobili, in favore di una società a responsabilità limitata, avente ad oggetto l’esercizio dell’attività di agriturismo, della quale il ricorrente possedeva quote di controllo. La società aveva chiesto di poter beneficiare di un’agevolazione nell’applicazione dell’aliquota di alcune imposte sul trasferimento di proprietà, conformemente ad una disposizione legislativa interna a suo avviso applicabile, versando all’erario i relativi importi. [...]
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