Diritti, Costituzione e CEDU L’effettività dei diritti alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=section&id=8&Itemid=54&lang=it Mon, 29 Aug 2016 15:26:25 +0000 Joomla! 1.5 - Open Source Content Management it-it PISANI - Mandato d’arresto europeo: se vi è rischio di trattamento inumano e degradante l'Autorità Giudiziaria d'esecuzione può decidere di porre fine alla procedura di esecuzione https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=179%3Apisani-mandato-darresto-europeo-se-vi-e-rischio-di-trattamento-inumano-e-degradante-lautorita-giudiziaria-desecuzione-puo-decidere-di-porre-fine-alla-procedura-di-esecuzione-&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=179%3Apisani-mandato-darresto-europeo-se-vi-e-rischio-di-trattamento-inumano-e-degradante-lautorita-giudiziaria-desecuzione-puo-decidere-di-porre-fine-alla-procedura-di-esecuzione-&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it
Autore dell'articolo
Maria Mercedes Pisani

Abstract
In its decision on the cases Aranyosi (C-404/15) and Căldăraru (C-659/15 PPU), The Court of Justice of the European Union (EUCJ) stated that, although Member States are obliged to respect the mutual recognition principle and cannot introduce non-execution mechanisms which are not provided in the Framework Decision on the European Arrest Warrant (EAW), they are obliged to respect the fundamental rights of the requested persons.
The Court of Luxemburg made it clear that fundamental rights, such as the prohibition of torture and ill treatments set out in Article 3 ECHR and in Article 4 of the EU Charter are absolute not derogable rights, thus Member States have the obligation to respect and protect them in every circumstance.
The decision supports the application of the proportionality principle in European criminal cooperation, that means that the European procedure on EAW should be activated when the scope is proportionate to the instrument and resources involved. The EUCJ considered some decisions of the ECHR relevant precedents in order to establish that there was a real risk that the requested persons, if surrendered to the requesting State, would be subjected to detention conditions that infringe their fundamental rights.
The decision requires national Judicial Authorities to defer the execution of an European Arrest Warrant until the requesting State provides sufficient information to ensure that the requested persons' fundamental rights are effectively protected. If such information is insufficient or is not given within a reasonable period of time, it remains upon the Judicial Authority of the requested State to decide whether or not to complete the procedure. [...]

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rosella@econet.it (Administrator) Rapporti tra ordinamenti Mon, 04 Jul 2016 23:00:00 +0000
FANCIULLO-Osservazioni a prima lettura sul parere 2/13 della Corte di giustizia dell’Unione europea https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=169%3A-fanciullo-osservazioni-a-prima-lettura-sul-parere-213-della-corte-di-giustizia-dellunione-europea&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=169%3A-fanciullo-osservazioni-a-prima-lettura-sul-parere-213-della-corte-di-giustizia-dellunione-europea&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it
Autore dell'articolo
Daniela Fanciullo

L’adozione del parere 2/13 della Corte di giustizia dell’Unione europea del 18 dicembre 2014 segna, inevitabilmente, un altro negativo (e probabilmente ultimo) step nell’ormai pluridecennale quaestio dell’adesione dell’Unione europea alla CEDU: la Corte di Lussemburgo si è pronunciata, infatti, sulla totale incompatibilità – per i motivi che saranno specificati infra – del progetto di accordo di adesione rispetto al diritto dell’Unione europea . Non è bastato, dunque, introdurre la “base giuridica” necessaria per consentire ad un’organizzazione internazionale, quale costituisce l’Unione europea, di aderire alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, così come previsto dal noto parere 2/94 del 28 marzo 1996 della Corte di giustizia dell’Unione europea. [...]

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rosella@econet.it (Administrator) Rapporti tra ordinamenti Tue, 17 Feb 2015 23:00:00 +0000
REPETTO - La Corte di giustizia dell’UE dichiara invalida la direttiva sulla Data Retention: verso la costituzionalizzazione del diritto alla privacy? https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=163%3Arepetto-la-corte-di-giustizia-dellue-dichiara-invalida-la-direttiva-sulla-data-retention-verso-la-costituzionalizzazione-del-diritto-alla-privacy-&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=163%3Arepetto-la-corte-di-giustizia-dellue-dichiara-invalida-la-direttiva-sulla-data-retention-verso-la-costituzionalizzazione-del-diritto-alla-privacy-&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it
Autore dell'articolo
Giorgio Repetto

ABSTRACT With the recent decision Digital Rights Ireland, the Court of Justice of the European Union quashed the Directive 2006/24/CE (so called “Data Retention directive”) since it violated articles 7 and 8 of the Charter of fundamental rights of the EU. In the background of a more aggressive approach of the CJEU vis-à-vis EU acts, this decision reveals the increasing role of the right to privacy in the European legal context and, consequently, the narrow margin for exceptional measures restricting liberty of communication. Despite of the clear input coming from Luxemburg, the decision is deemed not to be self-executing: national authorities are called to dismantle legislation and administrative practices which have over time implemented the Data Retention.

 

1.Fino a non molti anni fa, uno dei tratti distintivi, e spesso criticati, della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE è stato la sua riluttanza ad applicare agli atti adottati dalle istituzioni comunitarie gli stessi standard di tutela dei diritti fondamentali che essa aveva costantemente imposto agli Stati membri nel momento in cui questi ultimi applicavano o davano esecuzione al diritto di origine sovranazionale . A seguito dell’entrata in vigore della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, e parallelamente al rafforzamento dell’atteggiamento collaborativo tra le due Corti europee, la Corte di Lussemburgo ha invece progressivamente mostrato di voler riequilibrare i piani, assoggettando anche gli atti delle istituzioni europee agli stessi standard richiesti agli Stati membri, fino ad arrivare, come nel caso di specie, a dichiarare invalido un atto dell’Unione in quanto lesivo di uno o più diritti garantiti dalla Carta o dalla Convenzione europea. [...]

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rosella@econet.it (Administrator) Rapporti tra ordinamenti Sun, 29 Jun 2014 23:00:00 +0000
STEFANELLI - Illegittimo per violazione degli artt. 8 e 14 CEDU l’obbligo del cognome paterno https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=157%3Astefanelli-illegittimo-per-violazione-degli-artt-8-e-14-cedu-lobbligo-del-cognome-paterno&catid=54%3Adivieto-di-discriminazione&Itemid=159&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=157%3Astefanelli-illegittimo-per-violazione-degli-artt-8-e-14-cedu-lobbligo-del-cognome-paterno&catid=54%3Adivieto-di-discriminazione&Itemid=159&lang=it
Autore dell'articolo
Stefania Stefanelli

La pronuncia in commento costituisce un precedente di notevole rilievo, e di altrettanto prevedibile impatto, sulla disciplina italiana del cognome dei figli, che da tempo raccoglie la critica quasi unanime della dottrina ed alcune interessanti aperture della Corte Costituzionale, della Corte di Cassazione, del Consiglio di Stato e della giurisprudenza di merito, ma resta tuttora negletta, anche all’esito dell’approvazione della l. 219 del 19 dicembre 2012 sullo stato giuridico unitario dei figli, e del relativo decreto delegato, n. 154 del 28 dicembre 2013. Il caso origina dal rifiuto dell’Ufficiale di stato civile, richiesto di ricevere la dichiarazione di nascita di una figlia di coppia coniugata, di imporre alla bambina il cognome materno, pur constando in tal senso l’unanime volontà dei genitori. Il ricorso avverso il provvedimento veniva rigettato tanto in primo grado che in appello, e l’analoga decisione del giudizio di legittimità dipendeva dalla dichiarazione di inammissibilità della sollevata questione di legittimità costituzionale dell’obbligo del patronimico, pur apprezzata alla stregua degli obblighi nascenti dall’adesione alla Convenzione EDU, con cui la Consulta, pur riconoscendo che la regola denunciata è retaggio di una concezione patriarcale della famiglia incompatibile con il principio di parità di cui agli artt. 3 e 30 Cost., come con le fonti internazionali pertinenti, aveva tuttavia rinunciato ad eliderne l’efficacia, per rimettere alla discrezionalità del legislatore la scelta tra le differenti opzioni praticabili, ed effettivamente ipotizzate da diversi progetti di legge (Corte Cost. 16 febbraio 2006, n. 61). [...]

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rosella@econet.it (Administrator) Divieto di discriminazione Wed, 15 Jan 2014 23:00:00 +0000
CIERVO-La “mala sanità” arriva a Strasburgo: l’Italia condannata per la mancata rivalutazione annuale dell’indennità complementare corrisposta per danno derivante da trasfusione di sangue infetto https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=155%3Aciervo-la-mala-sanita-arriva-a-strasburgo-litalia-condannata-per-la-mancata-rivalutazione-annuale-dellindennita-complementare-corrisposta-per-danno-derivante-da-trasfusione-di-sangue-infetto&catid=54%3Adivieto-di-discriminazione&Itemid=159&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=155%3Aciervo-la-mala-sanita-arriva-a-strasburgo-litalia-condannata-per-la-mancata-rivalutazione-annuale-dellindennita-complementare-corrisposta-per-danno-derivante-da-trasfusione-di-sangue-infetto&catid=54%3Adivieto-di-discriminazione&Itemid=159&lang=it
Autore dell'articolo
Antonello Ciervo

Con una recente sentenza della II sezione, la Corte di Strasburgo ha avuto modo di prendere posizione, con un arrêt pilote ai sensi dell’articolo 46 CEDU, su di un’annosa controversia giuridica avente ad oggetto il risarcimento dei cittadini italiani che avevano contratto gravi e perduranti malattie, a causa di trasfusioni errate o derivanti da sangue contaminato, poste in essere nel corso dell’ultimo ventennio dagli istituti sanitari pubblici. [...]

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rosella@econet.it (Administrator) Divieto di discriminazione Mon, 07 Oct 2013 23:00:00 +0000
LOCCHI - Alcune considerazioni su limiti e ambiguità del riconoscimento giuridico delle differenze culturali a partire dalla giurisprudenza sui rom della Corte europea dei diritti dell’uomo https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=144%3Aalcune-considerazioni-su-limiti-e-ambiguita-del-riconoscimento-giuridico-delle-differenze-culturali-a-partire-dalla-giurisprudenza-sui-rom-della-corte-europea-dei-diritti-delluomo&catid=55%3Aminoranze&Itemid=92&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=144%3Aalcune-considerazioni-su-limiti-e-ambiguita-del-riconoscimento-giuridico-delle-differenze-culturali-a-partire-dalla-giurisprudenza-sui-rom-della-corte-europea-dei-diritti-delluomo&catid=55%3Aminoranze&Itemid=92&lang=it
Autore dell'articolo
Maria Chiara Locchi
  1. sommario: 1. La giurisprudenza della Corte Edu sui rom. – 2. L’identità culturale dei rom: i casi Chapman e Muňoz Diaz. – 3.  Limiti e ambiguità del riconoscimento giuridico delle specificità culturali. – 4. Per un superamento del riduzionismo culturale nella tutela dei diritti dei rom: i casi Yordanova e M. and others.
La “giurisprudenza rom” della Corte Edu si presta a rappresentare una prospettiva significativa di osservazione e rilevazione delle possibili ambiguità del riconoscimento giuridico delle specificità culturali dei gruppi minoritari. [...]
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rosella@econet.it (Administrator) Minoranze Mon, 26 Nov 2012 23:00:00 +0000
REPETTO - Il nodo delle irretroattività tra Corte costituzionale e Corte europea dei diritti dell’uomo https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=134%3Arepetto-il-nodo-delle-irretroattivita-tra-corte-costituzionale-e-corte-europea-dei-diritti-delluomo&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=134%3Arepetto-il-nodo-delle-irretroattivita-tra-corte-costituzionale-e-corte-europea-dei-diritti-delluomo&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it
Autore dell'articolo
Giorgio Repetto
1. Nel corso del 2011 la giurisprudenza costituzionale è intervenuta ripetutamente sul delicato terreno dei rapporti tra ordinamento interno e Convenzione europea dei diritti dell’uomo, dando luogo anche ad un significativo e progressivo assestamento dei propri precedenti. Se questo, da un punto di vista quantitativo, può ritenersi dovuto alla maggiore consapevolezza, da parte dei giudici a quibus, delle risorse offerte dalla CEDU al fine di contrastare disposizioni legislative asseritamente lesive di diritti fondamentali, appare senz’altro rilevante il contributo offerto dalla Corte costituzionale alla chiarificazione di un modello di integrazione normativa che ha finito progressivamente per assorbire quasi l’intero contenzioso costituzionale in materia di diritti fondamentali. La diffusione di esso, tuttavia, non toglie che nella giurisprudenza costituzionale successiva alla svolta del 2007 molti siano i problemi rimasti aperti, come dimostra appunto la costante e consapevole opera di manutenzione di cui la Corte ha dato prova, all’incirca, ad “anni alterni”. È nel 2009, infatti, che la Corte, con le sentt. nn. 311 e 317, sente in primo luogo il bisogno di articolare in modo più diffuso il modello di integrazione normativa affidato nel 2007 prevalentemente al meccanismo delle c.d. “norme interposte”, statuendo tra l’altro che “il confronto tra tutela convenzionale e tutela costituzionale dei diritti fondamentali deve essere effettuato mirando alla massima espansione delle garanzie, anche attraverso lo sviluppo delle potenzialità insite nelle norme costituzionali che hanno ad oggetto i medesimi diritti”, alludendo così ad una parificazione almeno sostanziale tra garanzie costituzionali e CEDU. [...]
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rosella@econet.it (Administrator) Rapporti tra ordinamenti Mon, 12 Dec 2011 08:27:05 +0000
REPETTO - Tra continuità e nuovi scenari: l’efficacia della CEDU alla luce delle sentt. nn. 80 e 113/2011 della Corte costituzionale https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=125%3Atra-continuita-e-nuovi-scenari-lefficacia-della-cedu-alla-luce-delle-sentt-nn-80-e-1132011-della-corte-costituzionale&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=125%3Atra-continuita-e-nuovi-scenari-lefficacia-della-cedu-alla-luce-delle-sentt-nn-80-e-1132011-della-corte-costituzionale&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it
Autore dell'articolo
Giorgio Repetto
1. Benché le due sentenze “gemelle” nn. 348 e 349 del 2007 della Corte costituzionale abbiano avuto il merito di dissipare molti dubbi sull’efficacia della CEDU nell’ordinamento italiano a seguito della modifica dell’art. 117 Cost., è difficile negare che rispetto alla sistematizzazione dei rapporti operata dalla Corte in quell’occasione siano stati sollevati diversi interrogativi, soprattutto in relazione al fondamento dell’efficacia della Convenzione nel diritto interno, da un lato, e ai criteri che dovevano presiedere al bilanciamento e all’integrazione tra i diritti nazionali e convenzionali, dall’altro lato.
Quanto al primo aspetto, si ricorderà che la prospettiva fatta propria dalla Corte costituzionale, incentrata sull’esclusione della CEDU dalla sfera d’efficacia dell’art. 11 Cost. e sul conseguente venir meno di un potere di disapplicazione da parte dei giudici ordinari, venne ben presto messa in discussione dalla giurisprudenza amministrativa. [...]
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rosella@econet.it (Administrator) Rapporti tra ordinamenti Tue, 10 May 2011 06:51:24 +0000
REPETTO - Il Trattato di Lisbona ha attribuito alla CEDU un’efficacia diretta e prevalente nell’ordinamento interno? Consiglio di Stato e TAR Lazio alla ricerca di nuove (e discutibili) soluzioni https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=109%3Ail-trattato-di-lisbona-ha-attribuito-alla-cedu-unefficacia-diretta-e-prevalente-nellordinamento-interno-consiglio-di-stato-e-tar-lazio-alla-ricerca-di-nuove-e-discutibili-soluzioni&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=109%3Ail-trattato-di-lisbona-ha-attribuito-alla-cedu-unefficacia-diretta-e-prevalente-nellordinamento-interno-consiglio-di-stato-e-tar-lazio-alla-ricerca-di-nuove-e-discutibili-soluzioni&catid=52%3Arapporti-tra-ordinamenti-cedu-e-costituzione-ced&Itemid=89&lang=it
Autore dell'articolo
Giorgio Repetto
Gli ultimi anni sono stati contrassegnati dall’aumento e dalla sovrapposizione degli strumenti di tutela dei diritti fondamentali in Europa e, in particolare, l’ordinamento italiano ha sperimentato una fase di assestamento nei suoi rapporti con l’Unione europea e, soprattutto, con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Quest’ultima, in particolare, è stata oggetto a cavallo degli anni duemila di ripetute attenzioni da parte dei giudici ordinari, soprattutto della Corte di cassazione, che hanno a più riprese tentato di attribuirle un’efficacia superiore rispetto a quella di legge ordinaria che tradizionalmente le era stata assegnata. Conseguiva, dall’ancoraggio della CEDU ad alcuni articoli della Costituzione ritenuti di volta in volta pertinenti (artt. 2, 10 e 11), la rivendicazione del potere per il giudice di disapplicare la normativa interna che si rivelasse in contrasto con norme della CEDU o con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (v., tra le ultime, Cass., sez. un. civ., sent. 23.12.2005, n. 28507 e Cass. pen., sent. 3.10.2006, n. 32678). [...]
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rosella@econet.it (Administrator) Rapporti tra ordinamenti Wed, 25 Aug 2010 12:37:46 +0000
L’articolo 14 della CEDU come parametro autonomo di giudizio ? Il caso Opuz contro Turchia. https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=66%3Alarticolo-14-della-cedu-come-parametro-autonomo-di-giudizio-il-caso-opuz-contro-turchia&catid=54%3Adivieto-di-discriminazione&Itemid=159&lang=it https://diritti-cedu.unipg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=66%3Alarticolo-14-della-cedu-come-parametro-autonomo-di-giudizio-il-caso-opuz-contro-turchia&catid=54%3Adivieto-di-discriminazione&Itemid=159&lang=it
Autore dell'articolo
Antonello Ciervo
La sentenza in oggetto affronta un tema assai delicato e di grande attualità, quello cioè della violenza domestica nei confronti delle donne e di quali strumenti giuridici debbano essere impiegati dagli Stati membri del Consiglio d’Europa al fine di tutelare l’integrità fisica e psichica, oltre che la vita, di tutte coloro che denunciano le violenze subite in ambito famigliare.Di seguito i fatti: la madre della ricorrente sposa il signor A. O. in seconde nozze; A. O. ha già avuto un figlio dalla sua prima moglie, H. O. che, a partire dal 1990, inizia una relazione proprio con la ricorrente, la Signora Opuz.Nonostante il particolare ménage famigliare, la coppia vive felicemente i primi cinque anni di matrimonio, ma a partire dal 1995, H. O. inizia ad assumere un comportamento violento nei confronti della ricorrente e di sua madre. In ben sei circostanze diverse, tra il 1995 ed il 2001, la signora Opuz e sua madre subiscono minacce e percosse e, in una particolare circostanza, sono addirittura vittime di un tentato omicidio.[...]
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rosella@econet.it (Administrator) Divieto di discriminazione Fri, 12 Mar 2010 17:19:29 +0000