L’obbligo di non-refoulement nella giurisprudenza di Strasburgo dopo la rivoluzione tunisina: considerazioni sul caso Al Hanchi |
|
|
Il 15 novembre 2011 la Quarta Sezione della Corte EDU ha reso all’unanimità una discussa sentenza in tema di espulsione degli stranieri. Si tratta della pronuncia nel caso Al Hanchi c. Bosnia Erzegovina, in cui la Corte ha statuito che la deportazione verso il Paese di origine del ricorrente, un mujaheddin di nazionalità tunisina, non lo avrebbe esposto al rischio di subire trattamenti inumani e degradanti, in ragione dei progressi realizzati dal processo di transizione democratica in corso in Tunisia dopo la c.d. “primavera araba”.
La vicenda del ricorrente, il sig. Ammar Al Hanchi, prende le mosse durante la guerra nei Balcani, quando questi, come molti altri mujaheddin provenienti dall’Africa settentrionale e dal Vicino Oriente, si era recato in Bosnia per lottare al fianco dei "fratelli musulmani" contro "l’aggressore serbo" (par. 8).[...]
|
|
|
|
|
|