Vita privata e familiare

Private and family life

Corte EDU, I sez., sent.30.01.2025, Case of Cannavacciuolo and Others v. Italy (Sentenza pilota – Condannata l’Italia per aver violato il diritto alla vita (art.2 CEDU) nel territorio denominato “Terra dei fuochi”)

EUROPEAN COURT OF HUMAN RIGHTS

FIRST SECTION

CASE OF CANNAVACCIUOLO AND OTHERS v. ITALY

(Applications nos. 51567/14 and 3 others –

see appended list)

JUDGMENT

Art 34 • Victim • Locus standi • Systematic, decade-long, widespread and large-scale pollution phenomenon caused by illegal dumping, burying and/or uncontrolled abandonment of hazardous, special and urban waste, often carried out by criminal organised groups, in parts of the Campania region (“Terra dei Fuochi”) • Applicant associations not “directly affected” by alleged violations stemming from a danger to health due to exposure to the pollution phenomenon • Lack of applicant associations’ standing to act on behalf of their members • Victim status/locus standi criteria set out in Verein KlimaSeniorinnen Schweiz and Others v. Switzerland [GC] not applicable as limited to climate-change context • Absence of any other “special considerations” to grant standing to the applicant associations without a specific authority to do so • Lack of sufficient evidence that certain of the applicants or their relatives lived in areas affected by the pollution phenomenon • Incompatibility ratione personae

Art 2 (substantive) • Positive obligations • Life • Existence of a sufficiently serious, genuine, ascertainable and imminent risk due to the ongoing pollution phenomenon • Existence of a protective duty not negated by the lack of scientific certainty as to the precise effects the pollution might have on an applicant’s health • Art 2 applicable • Authorities’ failure to approach the Terra dei Fuochi problem with the diligence warranted by the situation’s seriousness and to take all steps required to protect the applicants’ lives • Lack of a systematic, coordinated and structured response

Art 46 • Pilot judgment • Detailed general measures indicated by the Court to be implemented within two years from the judgment’s finality to address the Terra dei Fuochi problem • Need for a comprehensive strategy bringing together existing or envisaged measures, an independent monitoring mechanism and a public information platform • Adjournment of similar pending cases not yet notified to the Government

Art 41 • Just satisfaction • Non-pecuniary damage • Reserved

Prepared by the Registry. Does not bind the Court.

 
 

CASE OF LOCASCIA AND OTHERS V. ITALY

Autore dell’articolo
ALFREDO RIZZO

Abstract

Con la recente sentenza Locascia et alteri c. Italia la Corte europea dei diritti dell’uomo aggiunge un ulteriore tassello alla giurisprudenza che si è interessata dei gravi episodi di inquinamento che si sono verificati negli ultimi decenni soprattutto nell’Italia meridionale. Rispetto ad altri casi precedenti, la Corte ha esaminato e accolto la tesi della violazione dell’art. 8 CEDU (vita privata e familiare) rilevando in tal caso non solo la situazione di degrado ambientale in sé considerata, ma anche la sostanziale assenza di interventi concreti da parte delle autorità locali al fine di contenere gli effetti delle emissioni nocive derivanti dalla mancata raccolta dei rifiuti urbani nelle aree interessate. Tali interventi, infatti, hanno costretto la cittadinanza e le persone a ridurre in modo consistente l’esercizio delle proprie libertà costituzionalmente e internazionalmente garantite. In una condizione di grave esposizione a pericolo per la salute, tali interventi rappresentano un ulteriore elemento che fa emergere la lesione del bene tutelato all’art. 8 CEDU. Alla luce di tali elementi, la Corte ha constatato l’impossibilità da parte sua di attingere al criterio secondo cui la compressione di una libertà tutelata dalla Convenzione può essere valutata alla luce delle esigenze della “società nel suo complesso”, ciò che avrebbe potuto eventualmente consentirle di raggiungere una conclusione differente rispetto a quella contenuta nella sentenza in esame.

TONELLI L.M. – LA SENTENZA DEL 24 MARZO 2021 DEL BUNDESVERFASSUNGSGERICHT SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA RIFORMA DELL’ART. 9 COST. IN ITALIA: PROFILI DI CONVERGENZA TRA L’ORDINAMENTO COSTITUZIONALE TEDESCO E QUELLO ITALIANO

Autore dell’articolo/Author
Luca Maria Tonelli

Abstract

SOMMARIO: 1. Il caso Neubauer et alii c. Germania. – 2. La riforma dell’art. 9 Cost., la costituzionalizzazione dell’«interesse delle future generazioni» e i profili di convergenza con l’ordinamento tedesco. – 3. Conclusioni.Alcuni gruppi di attivisti ambientali e giovani tedeschi, insieme ad un gruppo di cittadini del Nepal e del Bangladesh, hanno presentato – nel 2020 – un ricorso diretto (Verfassungsbeschwerde1) al Tribunale costituzionale federale tedesco avverso alcune disposizioni della Legge federale sul cambiamento climatico del 12 dicembre 2019 (Bundes-Klimaschutzgesetz – KSG), lamentando che le previsioni ivi contenute fossero eccessivamente inadeguate a scongiurare gli effetti più disastrosi dell’attuale crisi climatica e ledessero – quindi – il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali riconosciuti e garantiti dalla Legge Fondamentale di Bonn, quali il diritto alla vita e alla integrità fisica, alla proprietà, il diritto a un “futuro rispettoso della dignità umana” e il diritto a uno “standard minimo di vita ecologico”, quest’ultimi due derivati dal combinato disposto dell’art. 1, comma 1, primo periodo, e dell’art. 2, comma 2, primo periodo, del GG. […]

LA MANNA M. – LA MINACCIA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO PER LE GENERAZIONI FUTURE: PROBLEMI E PROSPETTIVE

Autore dell’articolo/Author
Mariangela La Manna

Abstract

Il problema della tutela degli interessi e dei diritti delle generazioni future, ossia tanto delle giovani generazioni, titolari di diritti, ma non ancora formalmente capaci di esercitarli, quanto di quelle non ancora esistenti e, pertanto, difficilmente inquadrabili secondo lo schema concettuale del diritto soggettivo, viene in rilievo nell’ambito di diverse branche dell’ordinamento internazionale. Il pensiero corre sicuramente alla tutela del patrimonio culturale (tanto materiale, quanto immateriale), che è intuitivamente suscettibile di subire pregiudizi tali da renderlo non fruibile per i futuri. Ancora più evidente è, però, il legame tra tutela dell’ambiente e salvaguardia delle generazioni future . È proprio in questo contesto, infatti, che si apprezza nitidamente la minaccia rappresentata dalla grave crisi climatica in atto per il benessere e finanche l’esistenza dei futuri. La speculazione più attenta ha da tempo messo in luce che la stessa possibilità delle generazioni future di esistere, cioè di esserci nel mondo, è messa in pericolo da modelli di produzione e consumo insostenibili, che contribuiscono ad assottigliare la fascia dell’ozono e ad inasprire l’effetto serra […]

ANGELINI C. – IL RUOLO DELLA CATEGORIA GIURIDICA DI DIGNITÀ NELLA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI INTERGENERAZIONALI RELATIVAMENTE AL CONTESTO NATURALE

Autore dell’articolo/Author
Angelini Cristiana

Abstract

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La questione intertemporale nel diritto internazionale dell’ambiente: dalla Conferenza di Stoccolma all’Agenda 2020-2030. 2.1. Da Stoccolma alla Convenzione quadro sul cambiamento climatico: prime consapevolezze. – 2.2. Il concetto di sviluppo sostenibile: un mutamento di prospettiva. – 3. Il ruolo della giurisprudenza internazionale. 3.1 Il caso Portillo: nuove interpretazioni del diritto alla vita ed al rispetto della vita privata e familiare. – 3.2 Il caso Teitiota: il cambiamento climatico e l’obbligo di non refoulement. – 4. Difficoltà teoriche ed esigenze pratiche di riconoscimento di diritti in capo alle generazioni future. – 4.1. Il concetto giuridico di dignità come strumento per l’attribuzione di diritti in capo alle generazioni future. – 4.2. La dignità quale strumento di giustizia distributiva nei rapporti intra- ed intergenerazionali? – 5. Conclusioni.

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