Lo straniero e la CEDU

Foreign Nationals and ECHR

L’analisi della giurisprudenza della Corte EDU permette di evidenziare l’attenzione e la sensibilità dei giudici di Strasburgo in tema di divieto di espulsione verso paesi in cui si pratica la tortura o si infliggono pene o trattamenti umani e degradanti (art. 3 CEDU), di diritto alla vita privata e familiare (art. 8 CEDU), di garanzia della tutela giurisdizionale dello straniero sottoposto a trattenimento in vista dell’espulsione (art. 5 CEDU), ed il continuo sforzo del giudice europeo alla ricerca del difficile bilanciamento tra gli opposti interessi in gioco, nel tentativo di ricondurre le restrizioni dei diritti fondamentali degli stranieri nella sfera della necessità, in una “società democratica”, di rispondere ad un “bisogno sociale imperioso”.
Si è altresì tenuto conto della giurisprudenza relativa alla condizione dello straniero stabilmente soggiornante nel territorio, con riferimento alla protezione di diritti fondamentali – diritto alla vita privata, all’abitazione, allo “stile di vita” (art. 8), all’identità culturale (art. 9) – considerati in alcuni “luoghi” significativi per la vita della persona (famiglia, lavoro, scuola).
Nell’ambito dei contributi dei ricercatori afferenti al settore del diritto pubblico comparato ed a quello di diritto pubblico l’indagine avrà ad oggetto la giurisprudenza della Corte di Strasburgo che consente di evidenziare i seguenti profili:

The analysis of ECtHR jurisprudence reveals the attention and sensitivity of the Strasbourg judges towards the prohibition of expulsion to countries where people might face torture or cruel, inhuman or degrading treatment (Article 3 ECHR), the right to respect for private and family life (Article 8 ECHR), and judicial guarantees against arbitrary detention during the expulsion process (Article 5 ECHR). At the same time this case-law reveals the continuous effort of the Court to strike a fair balance between the various conflicting interests at stake, in the attempt to lead the restrictions on the fundamental rights of foreign nationals back towards the criterion of the necessity, in a “democratic society”, to meet a “pressing social need”.

Case-law relating to the status of foreigners permanently residing in the territory of contracting states is also dealt with. In this context, special attention is paid to the protection of fundamental rights – the right to respect for private life, to a decent home, to “lifestyle” (Art. 8), to cultural identity (Article 9) – in some places of particular importance in the life of a person (family, work, school). Scholars specializing in public law and comparative public law will focus on the jurisprudence of the Strasbourg Court in order to highlight the following issues:

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Lo straniero e la CEDU
Foreign Nationals and ECHR



    PIERONI S. – Il respingimento alla frontiera come espulsione collettiva, non configurabile in caso di “condotta colpevole” degli stranieri.

    Abstract

    La Grande Chambre nella sentenza N.D. e N.T. c. Spagna esclude i ricorrenti dal campo di tutela del divieto di espulsioni collettive (art. 4 Prot. IV) non potendosi considerare ‘collettiva’ la loro espulsione in forza di molteplici argomentazioni. Determinante è la ‘condotta colpevole’ dello straniero la cui interpretazione, nella sentenza indicata, assume ampia portata, non più limitata alla violazione dell’obbligo di cooperazione configurata dalla precedente giurisprudenza della Corte.[…]

    The  Eur.Court of Human Rights (Grand Chamber) in the case of N.D. and N.T. v. Spain excludes the applicants from the field of protection of the prohibition of collective expulsions (Article 4 Prot. IV) since their expulsion cannot be considered ‘collective’ on the basis of multiple arguments. The decisive factor is the ‘guilty conduct’ of the foreigner, whose interpretation, in the sentence indicated, assumes wide scope, no longer limited to the violation of the obligation of cooperation set up by the previous case law of the Court.[…]

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